In generale, quello che non è salutare nel processo di frittura, è l'innesco del processo di ossidazione dell'olio, quando si scalda ed è usato troppo a lungo. Una buona frittura è in grado di stimolare il fegato nei processi digestivi e di stimolazione del metabolismo. Ha un effetto lassativo e depurativo, purché questo metodo di cottura non sia utilizzato di frequente e venga fatto correttamente. La scelta dell'olio (meglio se EVO) e la temperatura di cottura sono essenziali. È utile accompagnare l'alimento f ritto con verdura cruda, apportando elementi a supporto del fegato, semplificando le funzioni renali. Durante la frittura, se la temperatura è mantenuta costante, la formazione della crosta subito dopo l'immersione dell'alimento in olio, crea una barriera lipidica che ostacola la penetrazione del grasso, preservando i nutrienti.
Mescolare le farine e disporle a fontana sul piano di lavoro. (1)
Versare al centro l'olio, il sale e metà dell'acqua. Mescolare con l'aiuto di una forchetta. Formare nuovamente uno spazio al centro ed aggiungere la restante acqua, il lievito e lo zucchero.
Impastare a mano energicamente fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo.
Trasferirlo in una ciotola infarinata, coprirlo con pellicola e lasciarlo riposare 30 min.
Trascorso il tempo suddividerlo in pezzi da 50g ciascuno e dargli una forma tonda, lavorandolo con le mani.
Disporre i pezzi sul piano di lavoro infarinato e coprire tutto con un panno in cotone.
Lasciar lievitare per 2h circa.
Lavare e tagliare a cubetti le zucchine. In una padella antiaderente, scottare le zucchine con poco olio ed aglio.
Dopo qualche minuto aggiungere i gamberi sgusciati e tagliati a metà. Sistemare un colino a trama fine all'interno di una ciotola.
Tagliare a cubetti la mozzarella e lasciarla scolare all'interno del recipiente.
Aggiungere le zucchine, i gamberi, il pomodoro, l'origano e poco sale.
Mescolare e lasciar riposare fino all'utilizzo. (2)
Una volta pronto l'impasto (deve raddoppiare di volume), stenderlo in dischi con l'aiuto di un mattarello.
Disporre al centro di ciascun disco un cucchiaio di ripieno.
Inumidire con acqua i bordi del dischetto e chiudere il panzerotto, facendo pressione con le dita. Sigillare i bordi con la punta di una forchetta o praticare un risvolto con lo stesso impasto.
Scaldare abbondante olio EVO in una padella e friggere i panzerotti, avendo cura di asciugare l'eccesso di olio, una volta cotti, con della carta per fritti.
Aggiungere poco sale e servirli ancora caldi.
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